Tappa 15
Vendas Novas – Cabo da Roca / km 103
Coordinate GPS: Vendas Vendas Novas: 38° 40.709’ – 8° 27.522’ – 147 mt slm
Cabo da Roca: 38° 46.827’ – 9° 29.930’ 105 mt slm
Stato/i: Portogallo
Regione/i: , Alentejo, Lisbona
Caratteristiche paesaggio: Pianura e collina.
Altimetria scalata: 895 mt
Distanza totale Marrakech/Cabo da Roca: 1512 km
Altimetria totale scalata: 16029 mt
Caratteristiche fondo: 40% fuoristrada, 60% strada
I bassi filari dell’Alentejo, colonne portanti dell’economia di questa fetta di Portogallo, se ne vanno lentamente dietro di me, nella discrezione di una campagna silenziosa, animata dall’arancio del primo mattino e in cui, l’unico suono, è quello del mio respiro. E’ l’ora delle ombre lunghe, quella in cui il sole allontana l’oscurità e scalda tutto con gentilezza, e dove un nuovo giorno vede la luce, cosi come i pensieri e le speranze.
Avanzo velocemente con la velocità di chi non sa piu’ aspettare. Passano cinquanta chilometri sotto le gomme e lentamente prende forma, tutto intorno a me, una città dalle forme e dai profili conosciuti. Ma non è una città come le altre, è Lisbona, la città in cui la luce è viva, cambia la forma delle cose e rende tutto filtro sephia. Saranno forse gli azulejos sulle facciate dei palazzi, o forse i mosaici di cui sono fatti i marciapiedi. Non ho risposte, so solo che la prima volta che l’ho vista me ne sono innamorato. Lisbona che vive nel ricordo delle colonie, Lisbona povera ma immensamente sfarzosa, nelle sue crepe e nei suoi argenti. Il minimo che potessi fare è metterla al centro del Peugeot World Tour. Cardine, punto di arrivo e di partenza, di ben due delle nostre spedizioni.
Quando arrivo in Praca do Comercio, sonnolenta, colorata di giallo e baciata dal mare, mi prendo una pausa di cinque minuti, guardo la bici e penso che ogni giorno è buono per fare qualcosa di speciale, ma quello di oggi, insieme a tanti altri, è di quelli da mettere nella cassaforte dei ricordi. Ancora una zampata di trenta chilometri, ma è una distanza di un’intensità straordinaria e mi fa capire, ancora una volta, che ogni cosa, per essere conquistata, richiede una contropartita.
La conquista di Cabo da Roca, attraverso le continue colline che portano fuori dalla città e dentro le foreste fittissime che sfiorano le crude scogliere dell’Oceano, è di quelle che portano via energie per i continui ripidissimi strappi, ma che allo stesso tempo, quasi a ridare sul piano psicologico quello che viene tolto sul piano fisico, mi riempie di orgoglio e tanta ostinazione. Le gambe mi bruciano, vado avanti in salita e contro un vento impetuoso, quello che solo l’oceano, con la sua immensa forza, è in grado di scatenare.
Sulla strada, intorno a me, motociclisti che sfidano i tornanti verso il Capo. Ma è tutto offuscato, io li sento ma non li vedo, manca poco e tutto quello che voglio è il faro rosso che spicca su quella magica terrazza. Il resto sono flashbacks, lampi nella mia mente e un braccio, il mio, che si alza convinto verso il cielo quando finalmente, davanti a me, non c’è piu’ terra, ma solo mare.
Marrakech – Cabo da Roca. Tanti ingredienti, alcuni preparati a casa, molti altri raccolti per strada. Una strada lunga 1512 km che ha tagliato Africa ed Europa, senza riguardi e senza scorciatoie. Adesso è tempo di tornare a casa, ma giusto il tempo di disfare e rifare le valigie, e questo posto, che oggi mi ha visto arrivare su due ruote, mi vedrà partire, stavolta con il mio equipaggio, sulle quattro ruote della nostra Peugeot 2008.
Peugeot World Tour n° 2.
Destinazione: Giappone.
Andrea Tozzi